Valutazione dello stato di salute delle piante.

Anche quest'estemporanea ondata di freddo, quanto mai inopportuna, volge al termine; da oggi si entra anche in luna discendente, con la traiettoria orbitale che scende verso sud ( mentre è  crescente la fase di luce), quindi abbiamo due settimane per potare, dopodichè ritornerà la luna giusta per innestare, e speriamo anche le temperature ideali.

Prima di accingersi alla potatura è necessario saper valutare lo stato di salute delle piante, ed ogni singola pianta rappresenta un caso a sè stante.
La valutazione dello stato di salute comincia sempre dal principale punto vitale della pianta: il colletto, ossia la zona che congiunge l'apparato radicale con quello aereo.
Prima di tutto un colletto sano e integro conferisce perfetta stabilità alla pianta, la quale non deve oscillare facilmente se scrollata con le mani; nel caso di piante innestate controllare sempre che non ci siano polloni cacciati dal portinnesto, e se ci sono sopprimerli tagliandoli alla base.
L'eventuale instabilità della pianta è un problema grave, che può essere dovuto sia alla consumazione delle radici da parte di roditori (arvicole) che all'insorgere progressivo di infezioni fungine o batteriche; spesso tali problemi causano la morte delle piante, in altri casi un pronto intervento di consolidamento tramite jmpalatura e disinfezione a base di prodotti rameici può salvarle.
La corteccia spessa del tronco e apparato radicale delle branche principali è il successivo obiettivo della valutazione: deve essere integra e continua, priva di attacchi da parte di erbivori ed insetti parassiti o funghi e batteri; la presenza di ferite d'ogni tipo deve essere protetta tramite prodotti a base di rame tollerati dalle piante, tra i quali è sempre valido mischiare rame in polvere con strutto di maiale.
Terzo parametro di valutazione è l'incremento dei rami dell'anno precedente, che rispecchia direttamente anche lo stato di salute dell'apparato radicale; normalmente i rami dell'anno precedente crescono vigorosi nelle piante giovani ancora non in produzione, mentre sono deboli nelle piante più vecchie che producono da anni; in base allo stato in cui si trovano i rami dell'anno precedente si può decidere se intervenire con una potatura di contenimento o una di rinvigorimento: entrambi i casi evidenziano errori di valutazione commessi negli anni precedenti, infatti se la pianta è stata impostata correttamente servirà solo una moderata potatura di mantenimento in produzione (o di messa in produzione per le giovani piante) ovvero in una "non potatura".

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