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Visualizzazione dei post da maggio, 2018
Le massime finalmente sopra 25°C e le minime sopra 15: è l'ora di iniziare a trapiantare i pomodori in campo; quest'anno non c'è alcun bisogno d'irrigare dopo il trapianto, anzi, temo che dovremo diserbare parecchio. Dopo aver constatato che i frutticini di meli e peri iniziano ad ingrossarsi abbiamo deciso di provare ad usare il Carpovirusine, virus della granulosi, per contenere le infestazioni della carpocapsa e vedere se riusciamo a mangiare un pò di frutta decente: iniziato questa sera il primo di almeno 3 trattamenti, e finito in 4 ore il frutteto Pianfo. Contemporaneamente stiamo tenendo d'occhio le dorifore sulle patate, dove gli adulti svernanti erano già attivi all'inizio del mese.
Dato il perdurare del clima umido e fresco si può continuare a raccogliere erbe selvatiche ad uso culinario; naturalmente bisognerà effettuare la ricerca e la raccolta in luoghi dove le fasi di crescita sono compatibili con l'uso che vogliamo farne; infatti anche se le piante abbondano, quando sono prossime alla maturità (prefioritura, fioritura, fruttificazione) spesso perdono quelle caratteristiche che le rendono idonee al consumo: divengono più fibrose, coriacee, amare, talvolta svanisce l'aromaticità delle parti eduli. Ad esempio, una brassicacea che quest'anno ha avuto una grande diffusione, Alliaria petiolata od officinalis, da giovane sprigiona dalle parti aeree di cui si usano in particolare le foglie fresche, un gradevole sapore di aglio, che svanisce pressochè del tutto nella pianta con le silique. Altre specie come per esempio l'aspraggine, una delle poche erbe dolci se usata in fase giovanile, quando la folta rosetta basale di foglie invecchia, molto prima d
L'instabilità prosegue, e l'atmosfera si è veramente rinfrescata: al mattino fa bene il maglione perchè le temperature sono sotto i 10°C, al pomeriggio si sta bene in maniche corte ma a stento si superano i 20°C. Per questo fine settimana ci dovrebbe essere una parziale tregua dei temporali pomeridiani che ci consentirà di finire di mettere le patate; poi si aggancia la vangatrice piccola e si prepara il terreno per le cucurbitacee, dopo che le loro prime semine dirette sono già emerse. In preparazione anche le aiuole per le diverse varietà di pomodori, anche quelle da rifinire con la vangatrice piccola; le piantarole non sono ancora pronte per essere trapiantate. Il terreno è troppo bagnato per entrare nei sovesci; in particolare devo sovesciare favino e farro alla pianazza per poi seminarci rapidamente il miglio, il quale necessita di una cultura fine, ma per ora devo aspettare, e da lunedì potrebbe riprendere a piovere. Adesso non ho alternative alla semina del miglio, s
Siamo incappati in una fase di tempo molto instabile e piovoso, e nei prossimi giorni ci sarà anche un calo delle temperature con le minime che scenderanno sotto i 10°C, soglia critica per la coltivazione in pieno campo di pomodori e cucurbitacee; fortunatamente i nostri pomodori sono ancora nei plateau in serra, e di zucche, zucchine e meloni in campo ne abbiamo seminati solo una piccola parte. Se da una parte questo maltempo intralcia e ritarda i lavori nei campi, dall'altra porta almeno due fattori positivi: il primo è l'abbattimento dei pollini delle graminacee, tutt'altro che trascurabile, il secondo e il prolungamento del periodo durante il quale è possibile raccogliere erbe selvatiche commestibili fresche, prima che queste fioriscano e vadano a seme. Infatti quest'anno la primavera umida e piovosa seguita all'irruzione di aria fredda siberiana è stata molto propizia per la raccolta di numerose specie selvatiche, attività nella quale Nadia si è ampiamente s

Vortice ciclonico sull'Italia centrale.

Per 3 giorni da oggi una bassa pressione col suo minimo posizionato sull'Italia centrale porterà piogge abbondanti e regolari sull'Appennino Emiliano. E' il periodo giusto per riposarsi un pò e fare il punto sulla situazione delle semine: forzando un pò la lavorazione dei terreni, che erano ancora bagnati appena sotto la crosta superficiale, sono riuscito a seminare le patate (tutte le imola e le desiré, e 2/3 delle kuroda), tutta la superficie dei ceci Ares (circa 3000mq), quasi tutta la superficie del fagiolo dolico (circa 2000mq), meno della metà della superficie destinata alle lenticchie Gaia (per ora su circa 800mq seminata solo la seconda scelta). Il favino era già seminato da quest'autunno, sia le varietà da sovescio (TLC e Vesuvio) sia quello per uso umano (Divine), che ora sono in fioritura. Una piccola superficie l'ho già interrata per poi metterci meloni e pomodori. Circa un ettaro lo interrerò per metterci il miglio. Il sovescio lo faccio con la van