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Visualizzazione dei post da ottobre, 2018

Fine ottobre burrascoso.

Negli ultimi giorni giorni del mese ottobre ritorna a mostrare la sua natura di mese autunnale: infatti dopo l'insolita giornata di phoen che il 24 ha portato le temperature massime fino a 27°C (oltre 30 in pianura), dal 26 è arrivata da ovest la prima grossa perturbazione tipicamente autunnale con piogge e venti meridionali su vasta scala. Questo guasto del tempo segna la fine dei lavori agricoli nei campi, e in particolare non si potrà più entrarci coi trattori; tuttavia rimarrebbe da seminare il farro dicocco, operazione da farsi il più tardi possibile prima della fine dell'anno, onde evitare che questo cereale rustico e vigorosso cresca troppo in primavera con forte rischio di allettamento; per fare questa semina si attenderà un momento propizio nei prossimi due mesi, e se e quando il terreno non sarà troppo bagnato lo si lavorerà superficialmente solo in discesa per pestarlo il meno possibile; attrezzo ideale per questa lavorazione è sempre l'erpice a dischi, e tratto

Ottobre mite e siccitoso.

Nella sua prima metà ottobre è stato mite e avaro di precipitazioni, il tempo stabile ha quindi permesso di effettuare le lavorazioni autunnali in tutta tranquillità. Mentre sono già emerse le semine effettuate per prime (favino, lenticchie, piselli, ceci e ovviamente anche tutti i cereali) non ho ancora effettuato le ultime (ancora ceci, e farro dicocco) che coprirò con la vangatrice. E' tempo di mettere da parte le patate da 30/50 gr da reinterrare questa primavera: manimmano che le smisto, le stendo in strati semplici se sono varietà che germogliano presto (desiré, sifra), o in strati doppi o tripli se sono varietà dormienti (kuroda, imola, draga); in questo modo conservo alcuni quintali di patate che poi riscelgo a primavera poco prima della semina, togliendo quelle senza germogli o con germogli deboli e filamentosi o multipli. In base all'effettiva quantità di tuberi preparo il terreno vangato in ragione di 1000mq per ogni quintale di tuberi. In questo modo ho rimesso s

Fine estate, inizio autunno.

Il 30 settembre è stata una giornata estiva molto piacevole, ma già alle 02:00 del 1° ottobre il temporale annunciava l'arrivo dell'autunno: difficilmente si ripeterà un avvicendamento così puntuale! Nell'ultima settimana di settembre è maturato il grosso dei pomodori, grazie alle ormai poche piante sopravvissute alla grandine, ai caprioli e allo stolbur virus; ottima la loro qualità. Col terreno asciutto per non dire secco, ho approfittato per passare diversi appezzamenti con l'erpice a dischi in modo da interrare e far nescere i semi delle erbe selvatiche; più avanti spero in un nuovo prosciugamento del terreno per ri petere l'operazione e ridurre il più possibile le infestanti. Là dove abbiamo messo le patate ho sparso seme di favino, e su Monte Chiodolo, esposte a sudovest ho seminato alcune file di pisello e il favino divine misto a orzo rondo; sempre con l'erpice a dischi a massima apertura ho rivoltato l'appezzamento di favino vesuvio misto a farro