Prima metà d'ottobre.

La prima metà d'ottobre è trascorsa con un clima tipicamente autunnale, piogge ricorrenti, temperature nella media stagionale; solo il giorno 15 ha fatto una fugace comparsa il vento, protagonista ricorrente nei mesi autunnali.

Questo è periodo di semine e false semine; per quanto riguarda le semine mi sono limitato ad alcune  consociazioni su piccoli appezzamenti: la consociazione di uno o più cereali con una o più leguminose può consentire maggiori possibilità di avere un raccolto nel caso il clima sia avverso ad una delle varietà consociate; al tempo stesso la consociazione può escludere od ostacolare la raccolta meccanizzata delle varietà seminate, obbligandomi ad una paziente raccolta manuale. La qualità del raccolto manuale è di molto superiore, ed anche le operazioni di vagliatura e selezione molto più rapide.
Le semine consociate di quest'autunno sono per lo più ultime chances per varietà ridotte al lumicino: orzo rondo del 2014 (!) con favino divine vecchio e cece ares vernino del 2018; farro dicocco e cece sultano risalenti al 2013 (!); avena nuda 2018 con roveja 2019 (ma ammuffita), piccolo rimasuglio di pisello telefono e pochi ceci neri. Sono semine per tentare di salvare queste varietà, ma temo che qualcuna non emergerà dal terreno.
Per quanto riguarda le false semine, si tratta solo di smuovere i terreni in superficie per interrare i semi delle specie spontanee e farli nascere, alla successiva lavorazione le giovani plantule di queste specie potranno essere estirpate, ma anche no; infatti, quando noto una particolare concentrazione di erbe selvatiche commestibili, su terreni a queste adatti, le lascio per la primavera. In qualche caso induco la presenza di erbe spontanee commestibili spargendone semi appositamente raccolti.

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