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Visualizzazione dei post da dicembre, 2017
Effetti negativi del 2017 sulle produzioni agricole. Il 2017 è venuto dopo altri 4 anni decisamente fuori dal comune: il 2013 ebbe un inverno molto nevoso ma praticamente senza gelate, e in marzo partirono molte frane tra le quali quella di Pianestola che assieme a quella di Capriglio spazzò via 3 km di Val Bardea. Il 2014 fu un anno molto piovoso, con quasi il doppio di precipitazioni rispetto alla media delle nostre zone, ossia circa 1500mm, e temperature miti; ebbe inizio la pullulazione dei roditori. Anche il 2015 fu  un anno decisamente piovoso e con inverno mite, praticamente un prolungamento dell'autunno. La stagione umida si è interrotta alla fine dell'inverno 2016, ed è iniziato un periodo siccitoso definitivamente interrotto dall'alluvione di Parma ed Enza del 13 dicembre 2017. Conseguentemente a questa serie particolarmente negativa che lo ha preceduto il 2017 è stato avaro di soddisfazioni per gli agricoltori, ma al tempo stesso i fenomeni estremi che si
Riepilogo del 2017, l'anno che non avrei voluto sopportare. L'inverno 2017 è iniziato strano come quello del 2016, con un dicembre 2016 siccitoso (20mm) e temperature autunnali; è continuato ancor più strano con un gennaio 2017 quasi senza precipitazioni (di nuovo come quello del 2016) ma con l'unica ondata di freddo dell'inverno che ha portato alcune giornate di gelo tra il 10 e il 15; finalmente febbraio ha portato le piogge con circa 100mm: totale stagionale circa 120mm. Nessuna nevicata a 500mslm. La primavera 2017 ha continuato nella stranezza con marzo siccitoso (20mm), aprile pure (altri 20mm, e maggio piovoso nella prima metà e nel complesso più fresco di aprile. Il 19/20/21 aprile un'ondata di freddo tardivo ha riportato le gelate dannose. fenomeno che non vedevamo da parecchi anni. Totale pluviometrico 120mm secondo ARPAE, ma da noi sicuramente tra 150 e 190. L'estate 2017 ha esordito con un giugno caldo e siccitoso, con precipitazione scarsamente
Questo diario parte    con l'inizio del 2018 meteorologico; l'anno meteorologico non coincide col calendario solare convenzionale, ma segue senza spezzare i mesi le stagioni meteorologiche: l'inverno meteorologico comprende dicembre, gennaio e febbraio; la primavera comprende marzo, aprile e maggio; l'estate comprende giugno, luglio, e agosto; l'autunno comprende settembre, ottobre e novembre, e quest'ultimo mese chiude l'anno meteorologico. Le statistiche meteorologiche per convenzione fanno riferimento alle stagioni e agli anni meteorologici così individuati e così farò anch'io per comodità. Osservare e prevedere il tempo climatico è indispensabile per poter praticare l'agricoltura riducendo il più possibile gli imprevisti; è importante che chi lavora in campagna sia capace di riconoscere prontamente in anticipo l'arrivo dei fenomeni avversi sul proprio territorio, soprattutto quando questi non sono stati previsti correttamente. Pur seg