Fine ottobre burrascoso.

Negli ultimi giorni giorni del mese ottobre ritorna a mostrare la sua natura di mese autunnale: infatti dopo l'insolita giornata di phoen che il 24 ha portato le temperature massime fino a 27°C (oltre 30 in pianura), dal 26 è arrivata da ovest la prima grossa perturbazione tipicamente autunnale con piogge e venti meridionali su vasta scala.
Questo guasto del tempo segna la fine dei lavori agricoli nei campi, e in particolare non si potrà più entrarci coi trattori; tuttavia rimarrebbe da seminare il farro dicocco, operazione da farsi il più tardi possibile prima della fine dell'anno, onde evitare che questo cereale rustico e vigorosso cresca troppo in primavera con forte rischio di allettamento; per fare questa semina si attenderà un momento propizio nei prossimi due mesi, e se e quando il terreno non sarà troppo bagnato lo si lavorerà superficialmente solo in discesa per pestarlo il meno possibile; attrezzo ideale per questa lavorazione è sempre l'erpice a dischi, e trattore più adatto è quello cingolato che noi non abbiamo e perciò lascierò una pista di servizio per risalire in retromarcia e lavorare solo in discesa.

Ora però le nostre attenzioni principali si spostano sulla messa a dimora di nuove piante e sul ripristino di quelle che per un motivo o per l'altro sono morte; al tempo stesso si riprende a tagliare legna, e io non ho ancora finito di togliere le piante rotte dal gelicidio.

Prosegue la raccolta di mele e pere: stiamo ancora raccogliendo renetta ananas, ed abbiamo già iniziato a raccogliere annurca rossa, cocomerina e le pere limone e decana invernali.

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