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Gennaio, raccolta legna secca.

Gennaio procede senza colpo ferire: nessuna precipitazione e temperature sopra la media con ricorrente innesco di venti di caduta dall'arco alpino; modeste e brevi irruzioni d'aria fredda da nordest interessano solo le regioni centro meridionali adriatiche. E' il momento giusto per raccogliere legna nei boschi, nelle scarpate e nelle siepi, e ce n'è ancora in abbondanza in conseguenza delle siccità degli anni scorsi e del gelicidio di dicembre 2017. Quest'anno stò raccogliendo quasi solo legna secca di salice: non è vero che la legna delle salicacee non è un buon combustibile, a parità di peso i legnami seccati hanno tutti lo stesso potere calorico, quindi quello di salice è solo più ingombrante. Quando le piante seccano in piedi conviene aspettare a tagliarle finchè la loro corteccia si stacca e le frasche cadono; allo stesso modo tagliando piante vive conviene lasciare la legna nel bosco fin quando la corteccia si stacca, quindi sollevare la legna da terra e a

Fine dicembre.

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Il primo mese invernale chiude senza colpo ferire: minima più bassa -5°C con due deboli nevicate, nessuna giornata di gelo, anzi, nelle due giornate del mese, temperature miti grazie al phoen. Ora per gennaio e febbraio è forte il timore che possa arrivare gelo siberiano senza copertura nevosa, che sarebbe fatale per tutte le leguminose a semina autunnale: cece, lenticchia, favino, pisello, roveja. Proprio stamattina, 2 gennaio, arriva una forte tramontana con ancora 10°C, che dovrebbe diventare gelida entro sera: l'intensità e la temperatura non corrispondono a quelle previste ieri, secondo le quali il freddo avrebbe dovuto manifestarsi già dal primo mattino.