Giornata estremamente piacevole quella di ieri, cielo sereno terso, ventilazione occidentale tiepida, con massime intorno a 15°C; questa settimana avremo prima alta pressione sull'area mediterranea centrale, poi un guasto caratterizzato da una depressione di origine nordafricana; rimaniamo sempre in attesa del freddo e della neve, nel frattempo si continua a raccogliere la legna spezzata dal vetroghiaccio.
Ma l'aria fredda dov'è? C'è, e se ne sta lassù nella sterminata Siberia, dove la notte artica favorisce la formazione di un anticiclone freddo, con temperature che in questi giorni sono dell'ordine di -50°C. Ad Ojmiakon in Yacuzia, località abitata più fredda del pianeta i termometri stanno facendo segnare -60°C. Riuscirà questa enorme massa di aria gelida a colare verso il mediterraneo centrale, con moto retrogrado, come fece nel gennaio del 1985? Per ora non c'è alcuna avvisaglia.
Peccato perchè mi servirebbero temperature di almeno 10°C sottozero per poter effettuare lavorazioni del terreno in vista delle semine primaverili; è un'autentica beffa essersi dotati di una efficiente vangatrice e non poterla adoperare: entrare nei campi adesso infatti vorrebbe dire solo pestare il terreno, sporcare gli attrezzi e il trattore e rischiare di piantarsi, meglio stare fermi.

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