Caprioli, simpatici bastardi.

Proprio stamattina presto sotto casa ho contato 10 caprioli tutti assieme, con una stagione non particolarmente fredda, e con la neve che ha quasi completamente sgomberato il terreno.
Anche la scorsa settimana avevo contato 9 caprioli tutti assieme nei pressi di Sasso, intenti a brucare il frumento dopo averlo scoperto dalla neve.
Oggi pomeriggio poi è stato provvidenziale un sopralluogo per una decina di giovani meli piantati da una conoscente: infatti i caprioli, sempre loro, erano riusciti a sollevare le reti metalliche di protezione, mangiucchiando i rami giovani, e producendo alcuni sfregamenti sui fusti.
I raduni di caprioli sono tipici dei periodi più gelidi e nevosi dell'inverno, e danno forma a vere e proprie mandrie; in concomitanza di questi raduni tra gennaio e febbraio ai maschi spuntano le nuove corna, e ciò li rende particolarmente impazienti e frenetici nell'utilizzarle.
Questo è il periodo ideale per censirli, e l'aumento degli individui per mandria che ho notato in questi giorni, lascia pensare che la loro popolazione sia di nuovo in aumento, come è già avvenuto per quella di cinghiale; però bisogna anche tenere conto del fatto che sopra 700/800 m la copertura nevosa è ancora cospicua, e questo potrebbe aver provocato una discesa di quota dei caprioli residenti alle quote medio montane verso valle, dove comincia a spuntare l'erba fresca.

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